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Nella provincia di Bolzano,  l’Abbazia di Novacella è annoverata tra le più antiche cantine attive al mondo e incastonata in uno dei più importanti e spettacolari complessi religiosi dell’arco alpino. Sin dalla sua fondazione, che risale al 1142, il monastero agostiniano di Novacella ha potuto contare su svariati vigneti, oltre che masi agricoli e terreni, grazie alle generose donazioni del burgravio Reginbert di Säben e di sua moglie Cristina, che misero i propri possedimenti della zona a disposizione del vescovo di Bressanone, il beato Hartmann, affinché potesse essere edificato il convento.

Oggi Abbazia di Novacella gestisce due aziende agricole: la prima si trova a Novacella e dispone di 6 ettari di vigneti, 12 ettari di frutteti e 0,2 ettari di erbari; la seconda, sempre di proprietà del convento, la Tenuta Marklhof, si trova invece a Cornaiano e può contare su 22 ettari a vigneto, 13 ettari a frutteto e 24 ettari a bosco. All’Abbazia fanno inoltre capo 700 ettari di bosco e 400 ettari di pascoli d’altura destinati in parte a riserva di caccia.

La produzione annua della cantina è di circa 800.000 bottiglie – composte 70% di vini bianchi e 30% di rossi – distribuite nella regione e in Italia attraverso una propria rete di agenti, oltre che all’estero con importatori presenti in circa 40 Paesi.

L’Abbazia di Novacella, punto di riferimento della Valle Isarco, dedica particolare cura e attenzione nella coltivazione del Sylvaner, da sempre il vitigno più identitario del territorio e uno dei tratti più distintivi dell’ abbazia.

“Se il legame tra la Valle Isarco e i suoi vini bianchi è noto in tutto il mondo, quello con il Sylvaner lo è in modo particolare, poiché la conca di Bressanone rappresenta il terroir per eccellenza di questa varietà” spiega Werner Waldboth, direttore vendite di Abbazia di Novacella. “I nostri pendii freschi ma al tempo stesso molto soleggiati, la posizione dei vigneti tra i 650 e i 750 metri di altitudine, la presenza di terreni ricchi di depositi morenici, sono tutte caratteristiche che consentono a quest’uva di sprigionare la sua classica carica aromatica fruttata e minerale, insieme a un timbro acido e sapido al palato, in grado di rendere il sorso molto dinamico e vibrante, così come sorprendentemente longevo”.

L’Alto Adige-Südtirol Valle Isarco Sylvaner Doc Preapositus, protagonista della verticale di 4 annate 2006, 2013, 2016 e 2021, proviene da vigneti posizionati nella conca di Bressanone su terreni ricchi di depositi morenici permeabili, composti da micascisto, paragneiss e quarzite, con esposizione sud, sud- ovest, a un’altitudine media tra i 650 e i 750 metri sul livello del mare.

Dopo la vendemmia, che solitamente avviene verso la prima metà di ottobre, le uve fermentano e poi maturano per circa 10 mesi per il 60% in contenitori di acciaio, per il 30% in botti di acacia da 30 ettolitri e per la restante parte in barrique di rovere francese. Dopo  un affinamento di due mesi in bottiglia, il vino è pronto per essere commercializzato. “Il Sylvaner Preapositus, così come tutti i vini di questa linea, a partire dal 2020 viene venduto solo a partire dal 1° ottobre e non più a giugno” sottolinea sempre Werner Waldboth”.

Le grandi doti di freschezza e acidità del Sylvaner sono state anche lo spunto che ha convinto Abbazia di Novacella a inserire una versione Metodo Classico di questo vitigno all’interno della linea Insolitus. Il Vino Spumante di Qualità Extra Brut Metodo Classico Perlae della linea Insolitus è ottenuto con uve Sylvaner provenienti sempre dalla conca di Bressanone. Il vino base, che fermenta sia in acciaio che in legno, sosta sui lieviti dopo la seconda fermentazione in bottiglia per 24 mesi e ha un residuo zuccherino di 1,4 grammi per litro. L’obiettivo è quello di capire come può evolvere ulteriormente questo vino per comprendere pienamente tutte le potenzialità del Sylvaner anche nella versione Metodo Classico.

L’Abbazia di Novacella ha anche una produzione di vini rossi, ottenuti dai vitigni tipici altoatesini come Schiava e Lagrein ma anche da uve internazionali come il Pinot Nero. Oggi, l’Abbazia ha, infatti, un’enoteca all’interno della quale sono commercializzati tutti i vini dell’azienda, insieme ad altri prodotti di propria produzione come grappe, succhi di mele, tisane alle erbe e cosmetici.

L’amore per la propria terra, le radici, l’antichissima storia ma anche l’innovazione, la sperimentazione e la continua ricerca qualificano l’Abbazia di Novacella una cantina all’avanguardia focalizzata sulla qualità della materia prima, del prodotto finale e sul rispetto e la valorizzazione del territorio e delle sue risorse.

 

Francesca Sirignani

PER INFORMAZIONI:

Abbazia di Novacella

Via Abbazia n.1 – 39040 Varna (BZ)

Tel: +39 0472 836 189

Email: info@abbazianovacella.it

Sito Internet: https://www.kloster-neustift.it