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Se ci si allontana dall’affascinante Venezia, si  avrà l’opportunità di scoprire un luogo tranquillo,  speciale, magico e, soprattutto, colorato: Burano una delle tre isole principali della laguna di Venezia, insieme a Murano e Torcello, è stata eletta una delle dieci città più colorate al mondo. Chiunque la visiti rimane, veramente, affascinato poiché le mura delle tipiche case colorate  creano un mix di tinte e colori vivaci, dando vita a numerose leggende e all’impressione di aver fatto un tuffo nel passato.

Dimora di grandi artisti come Baldassare Galuppi, Remigio Barbaro e Pino Donaggio, nonché ispiratrice dell’Arte “Buranella”, sull’isola vale la pena addentrarsi tra calli e viuzze fuori dal solito giro che conduce alla piazza.

I colori delle case, che oggi sono diventati la caratteristica principale dell’isola, una volta servivano a delimitare le proprietà. Esiste tuttavia una “leggenda” legata al carattere variopinto dell’isola, la quale narra che erano i pescatori a dipingere la propria casa, al fine di riconoscerla da lontano durante i lunghi periodi di assenza dovuti alla pesca.

Sebbene la lavorazione del merletto a Burano sia la principale attrazione per quanto riguarda la manifattura artigianale, incantevole è anche la lavorazione del vetro al lume: tecnica nata nella vicina isola di Murano, ma molto diffusa anche nelle altre isole della laguna di Venezia. Burano non fa eccezione a questo ed è quindi abbastanza facile imbattersi in qualche negozietto dov’è possibile ammirare questa tipologia di lavorazione del vetro.

Inoltre, la casa di Bepi Suà rappresenta al meglio Burano. “Bepi delle caramelle”, chiamato così perché vendeva caramelle nella piazza dell’isola, era un abitante di Burano amante del cinema, dei bambini e dei colori. Ogni giorno disegnava una nuova figura sul muro della sua abitazione, che ora è diventata una delle case più belle e pittoresche di tutta l’isola.

Tra le cose da vedere a Burano vi è Piazza Galuppi, dedicata a Baldassarre Galuppi, compositore e organista nativo dell’isola, tale piazza rappresenta il cuore del turismo ed è dove sono situati la maggior parte dei negozietti e dei locali. In questa piazza si possono visitare i più famosi simboli di Burano: il primo è senza dubbio la chiesa di San Martino Vescovo, una curiosa chiesa che non ha un’entrata principale, bensì solo una laterale. Il Campanile Storto è un altro edificio originale della città: inizialmente costruito come un normale campanile, un cedimento del terreno lo ha inclinato nella posizione attuale, rendendolo simile alla torre di Pisa. Sempre in Piazza Galuppi si trova anche il Museo del Merletto, dove è possibile conoscere l’arte merlettaia di Burano.

Non si può lasciare l’isola se prima non si  assaggia il tipico  dolce di Burano: il Bussolà. Questo biscotto, simile ad una ciambella, è composto da una pasta dura e friabile. Una vera bontà!

Molti sono i turisti che rimangono positivamente colpiti  dai mille colori  dell’isola che si riflettono nelle acque verdi dei canali,  dalla sua tranquillità e dalla calma con cui le anziane signore ricamano l’originale merletto “buranello” con il loro tombolo mentre, tra di loro, ridono e chiacchierano.

Nonostante la sua piccola dimensione, Burano è un gioiello  che non si fa oscurare dall’immensità di Venezia ma esalta in modo complementare quello che potrebbe essere un meraviglioso viaggio in laguna.

Francesca Sirignani