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« Si dice che quì alcune volte si può fare il bagno fino a Dicembre. Il clima è ammirevole. I limoni, gli aranci, gli allori, le palme sono in fiore, in foglie ed in frutto durante tutto l’inverno. »

Con queste parole Léon Tolstoï, in una lettera del 1860, descrive la bellezza di Hyères, riconosciuta per la ricchezza delle colture e dei suoi frutteti. La dolcezza del sua clima  ha portato naturalmente la città a sviluppare due settori di attività: l’agricoltura ed il turismo.

Il territorio di Hyères è inoltre arricchito dalla presenza della penisola di Giens e dalle isole d’oro (Porquerolles, Port Cros e Le Levant), che attualmente fanno parte di un parco nazionale, il Parco nazionale di Port-Cros, riserva di bio diversità che si esprime in paesaggi terrestri e marini magnificamente preservati.

La città è nota anche con il nome di Hyères-les-Palmiers per la massiccia presenza di palme, che si trovano un po’ ovunque, oltre che nei giardini e palmeti. Hyères diventa molto rapidamente il centro europeo della palma, con una coltura effettiva del 1867 che raggiunge il suo apice intorno al 1920 quando più di 1.250.000 palme coltivate sono spedite ogni anno in treno verso tutta l’Europa.

Anche la coltura della frutta e delle verdure resta notevole, in particolare quella del carciofo viola. Una moltitudine di mercati biologici o contadini, offrono ancora oggi la possibilità di acquistare direttamente dal produttore.

Situata tra Marsiglia e Saint-Tropez, Hyères è oggi un punto d’incontro di grandi eventi internazionali nei campi della nautica, della fotografia e del design. Affascinante città provenzale attrae i visitatori alla ricerca di natura e paesaggi. La vecchia città medioevale sulla collina è molto piacevole da visitare e, oltre ai resti del Castello, si può vedere la Chiesa di San Luigi, la piazza della Repubblica e la Torre dei Templari, costruita nel XII secolo. Il centro storico è ricca di vie strette, botteghe di artigiani, colori pastello e fiori alle finestre.

Nel sud della Provenza, Hyères si presenta tra cielo e mare, su un vasto territorio noto per la varietà dei suoi paesaggi terrestri, marini e sottomarini.

Hyères s’ impone, soprattutto, come destinazione di primo piano per la pratica della vela e degli sport acquatici e propone tutto l’anno un gran numero di attività che invitano gli specialisti, gli appassionati ed i neofiti alla scoperta di paesaggi marittimi inattesi: whalewatching nel cuore del santuario Pelagos, snorkeling, kitesurf, vela, windsurf, funboard, surf, kayak di mare, stand-up paddle, piroga, immersioni, bagni marini, gite con le pinne, pesca in mare con lenza.

Divertimenti senza fine che stimolano la socializzazione, rendendo le proprie giornate sempre più emozionanti, alla ricerca di nuove scoperte. Arriva poi il piacere di godersi la brezza del tramonto in spiaggia, sorseggiando un fresco aperitivo con gli amici per poi concludere la serata in uno dei tanti tipici ristorantini  del posto con piatti speciali a base di pesce.

Punto di forza di Hyères e di tutto il litorale del dipartimento del Var, sono le vecchie saline (Salins des Pesquiers), a sud della città. D’importanza internazionale, conservano l’originario aspetto selvaggio e, al tempo stesso, fragile, esteso per 3 km. Le 200 specie volatili e le oltre 300 vegetali ne fanno un ecosistema naturale di tutto rispetto.

Oggi le antiche saline ospitano anche una nutrita colonia di fenicotteri rosa. La zona umida è protetta e sono presenti numerosi punti di osservazione per birdwatching. La natura è lasciata volontariamente incontaminata ed è piacevole fare una rilassante passeggiata di circa un’ora tra andata e ritorno.

Hyères è un vero balcone sul mare, tra palme e architetture moresche. Non solo la dolcezza del clima, la biodiversità del territorio, l’arcipelago delle Isole d’Oro ma anche il fascino delle coste turchesi con sabbia bianca e il mare cristallino, sono le risorse di un’economia fondata su un paesaggio eccezionale che solo Hyères sa regalare.

Francesca Sirignani