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Il nostro Paese associa alla Pasqua una serie di immancabili riti che identificano questo evento come una festa unica: dai piatti tipici culinari a tradizioni religiose e culturali.

Ma cosa succede negli altri Paesi del mondo? Come festeggiano loro la Pasqua? Ci sono usi e costumi diversi, tradizioni anche bizzarre che riguardano questa ricorrenza nei vari continenti.

Ricordiamo, innanzitutto, cosa comporta la Pasqua in Italia: la tradizione nel nostro Paese prevede quattro giorni fondamentali, ovvero giovedì santo, venerdì santo, domenica di Pasqua e lunedì di Pasquetta. Si festeggia tra colombe pasquali, uno dei più apprezzati dessert della tradizione e  simbolo di purezza e di amore, e le uova di cioccolato che rappresentato l’idea della vita.

Purtroppo, considerando l’emergenza sanitaria a livello internazionale, non solo noi Italiani ma anche tanti abitanti di altri Paesi nel mondo dovranno rinunciare alle loro abitudini pasquali.  Tuttavia, è interessante conoscere  le tradizioni di questa festività, perché, magari, quando saremo di nuovo liberi di viaggiare, avremo voglia di festeggiarla in una diversa parte del pianeta.

Nella regione della Carinzia, in Austria, la tradizione della benedizione degli ingredienti del pranzo di Pasqua – salumi affumicati, lingua di manzo con kren, uova sode, e “Osterreindling”, un dolce di pasta lievitata, è particolarmente sentita. I cibi vengono riposti in una cesta decorata con fiori di primavera e coperta da una tovaglia di lino ricamata a mano. Nella credenza popolare, queste cosiddette “Weihdecken” hanno anche una funzione protettiva per l’anno a seguire: quella di tenere lontani i fulmini.

Ogni anno, a ridosso del periodo di Pasqua, Bruxelles apre le porte delle Serre Reali di Laeken. Fortemente volute da Leopoldo II, sono state realizzate alla fine del XIX secolo e con la loro alternanza di padiglioni, portici e cupole sono un prezioso gioiello art nouveau. Per circa 3 settimane si possono ammirare esemplari rari provenienti da tutto il mondo, comprese le piante della collezione originale del Re. Una sorpresa rara, come il cioccolato finissimo delle uova preparate, in tutti i colori e le fogge, dai migliori Maitre Chocolatier della città.

In Danimarca una delle tradizioni più amate della Pasqua è rappresentata dalle gækkebreve, lettere pasquali ritagliate in vari modi e arricchite con decorazioni colorate come piume, fiori o, come vuole la tradizione originale, un bucaneve – il primo fiore dell’anno. Le gækkebreve contengono sempre poesie o testi in rima e una firma costituita da un trattino per ogni lettera del nome del mittente. Se il destinatario lo indovina, riceverà un uovo di Pasqua di cioccolato, altrimenti dovrà regalarne uno al mittente.

La tradizione strana della Germania? Durante il Gründonnerstag, il loro giovedì santo, si mangiano solo cose verdi. Il piatto che maggiormente viene consumato è la zuppa alle sette erbe (crescione, erba cipollina, prezzemolo, acetosa, spinaci, dente di leone e porro verde). Niente uova di cioccolato in Germania: si consuma l’Osterlamm, una torta che ha la forma di agnello con sopra cacao e zucchero a velo. Le uova in Germania vengono utilizzate per decorare gli alberi del giardino e delle strade a significare che la primavera è arrivata.

Il culto della devozione e il  forte legame con la natura si risvegliano durante la primavera.

Sapori unici si riscoprono in questo particolare periodo pasquale in Grecia: La maghiritza, l’agnello arrosto e le uova colorate di rosso, sono solo alcuni  tra i tanti piatti tradizionali di questo periodo.

Le bellissime tradizioni, unite alle particolari manifestazioni e feste fanno sì che questo periodo sia uno dei più gioiosi  dell’anno. Le filarmoniche,  gli epitaffi   addobbati dalle donne il giovedì  santo fino all’alba,  le processioni della sera il venerdì santo nei monasteri e chiese  vi accompagneranno, vi affascineranno e vi incanteranno.In tutto il paese e in ogni piccolo villaggio i credenti festeggiano questa ricorrenza con particolare gioia e profonda emozione. La primavera in Grecia è una festa e la Pasqua è il suo culmine!

Parlando di Pasqua, è immediato l’accostamento con Gerusalemme e soprattutto con il Santo Sepolcro, chiesa simbolo della cristianità che accoglie dal lontano IV secolo pellegrini di tutto il mondo che qui vi giungono soprattutto nei giorni di Pasqua, per toccare con mano il luogo più santo per la cristianità. I fedeli di tutte le confessioni cristiane attendono la Pasqua a Gerusalemme come momento di rinascita.Gerusalemme è sinonimo di rinascita in questi giorni anche in ambito culturale.Fra le riaperture, vogliamo ricordare quella, nei prossimi giorni, e la completa fruibilità nel periodo pasquale dello Shrine of the Book, il Tempio del Libro di Gerusalemme, luogo irrinunciabile della città che attendi i turisti che torneranno presto a Gerusalemme.

Pasqua in Norvegia! Mangiare l’agnello pasquale, abbronzarsi sciando su splendide montagne, regalarsi a vicenda gigantesche uova pasquali di cartone piene di dolcetti e leggere romanzi gialli pasquali come i best seller dello scrittore norvegese Jo Nesbø. Tra un romanzo giallo e l’altro i norvegesi escono a sciare, per poi ritrovarsi in uno chalet davanti a un caminetto scoppiettante – ad esempio in uno dei molti rifugi gestiti dall’Associazione Trekking Norvegese. In Norvegia le tradizioni pasquali ruotano attorno allo sci, al “Kvikk Lunsj” – lo snack al cioccolato che assomiglia al Kit Kat – e agli chalet in montagna.  La Pasqua è come una festa non-stop e, anche se fuori fa ancora piuttosto freddo, ci sono un mucchio di persone che sciano in maglietta o addirittura prendono il sole sulla neve. Poi, naturalmente, esiste anche la Pasqua in città; un’alternativa per quanti preferiscono andare per caffè e mostre d’arte, tra  concerti, festival e altri eventi in programma in tutto il Paese.

La Pasqua è tra le festività più sentite della Repubblica Dominicana. La ‘Semana Santa’ è caratterizzata da suggestive celebrazioni liturgiche, processioni con figuranti in abiti d’epoca che rievocano la Passione di Cristo e occasione di pellegrinaggio a luoghi di culto dell’isola. Vicino La Vega, nel cuore dell’isola, il Santo Cerro, con il suo santuario di Nuestra Señora de las Mercedes, è uno dei luoghi religiosi più importanti. La leggenda narra che durante una battaglia con gli indigeni Taino, Cristoforo Colombo piantò una croce accanto alla chiesa odierna e quando i Taino provarono ad abbatterla furono messi in fuga dalla Santa Patrona della Repubblica Dominicana. La Settimana è un’esperienza interessante anche per i visitatori poiché le tradizioni locali conferiscono un tocco tropicale alla festa. Da non perdere, il piatto per eccellenza della Pasqua dominicana: l’Habichuelas con Dulce, un dolce fatto con fagioli rossi, spezie come chiodi di garofano e cannella, patate dolci, latte condensato, cocco e uvetta, anche se ogni famiglia ha la sua ricetta e la sua variante.

In Slovenia la Pasqua fa rivivere antiche usanze. Una particolare attenzione viene posta alla preparazione delle uova, sode o soffiate, che vengono anche decorate: a Idrija con bellissimi merletti mentre in Bela Krajina con cera d’api, così da ottenere motivi raffinati in nero e rosso.

Se parliamo di dolci, invece, la putizza è sicuramente il preferito. Si prepara con un impasto lievitato, steso e arrotolato, farcito con uno degli oltre 80 diversi ripieni. Volete preparare la putizza a casa vostra? Provate la ricetta tradizionale della putizza alle noci!

La Pasqua è una delle feste più tradizionali della Spagna e si vive con particolare intensità nelle strade e (messaggio per i più golosi) nelle pasticcerie. “Torrijas”, “monas de pascua”, “bartolillos”, “pestiños”, “buñuelos”… e molti altri dolci che puoi assaporare in Spagna tra marzo e aprile vengono esposti nelle vetrine delle pasticcerie in quei giorni.

Sarà anche quest’anno, una Pasqua nuova, trascorsa con parenti e amici in videochat, e con un menù pasquale ridotto ma sempre dai sapori unici. Sarà una festa strana, con i riti della Settimana Santa seguiti, non solo attraverso i mass media, ma anche in presenza.

Per la domenica di Pasqua e il lunedì di Pasquetta non ci saranno  gite fuoriporta ma si apriranno, ugualmente, le uova di cioccolato simbolo di rinascita e di nuova vita.

Possiamo rendere questa crisi un’opportunità per riconnetterci con l’ambiente e con noi stessi. Lo spirito della festa è, tuttavia, nell’aria, complice la calda luce della primavera, mai così splendida. Tutti sentiamo il bisogno di un momento di tregua, di un sogno di pace e di ritornare presto alla normalità.

Elisabetta Sirignani