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Nella Valnerina, a poca distanza da Terni, inserita all’interno del Parco Regionale Fluviale del Nera, si trova la  Cascata delle Marmore, una delle più famose d’Italia e tra le più alte in Europa.

Celebre  per la sua particolare conformazione, questo luogo è reso ancora più affascinante da storia e leggenda che si intrecciano nel racconto delle sue origini.

La costruzione della Cascata delle Marmore risale al 271 a.C. ad opera dei Romani, per bonificare un’area paludosa nelle vicinanze del Fiume Nera. Si tratta di una formidabile opera di ingegneria realizzata per favorire il deflusso delle acque del Velino che straripavano sui terreni circostanti creando zone di acque stagnanti, paludose e nocive per la salute. In epoche successive e fino al Rinascimento, vennero compiuti ulteriori lavori di perfezionamento fino all’assetto attuale.

La rupe e il suo spettacolare getto d’acqua hanno ispirato decine di artisti e scrittori di ogni epoca storica. Si pensi solo a Virgilio, Cicerone e Lord Byron.

Da circa 50 anni le acque della cascata sono utilizzate per alimentare la centrale idroelettrica di Galleto.

Per ammirare i salti della Cascata è possibile entrare da due diversi punti: il Belvedere Inferiore e il Belvedere Superiore. Il Belvedere Superiore, che si trova alla fine dell’omonimo paese di Marmore sulla strada che porta a Piediluco, offre una vista spettacolare del primo salto, mentre dal Belvedere Inferiore, sulla strada che conduce in Valnerina, è possibile avere una panoramica totale della Cascata e ammirarla in tutta la sua maestosità. Un sentiero panoramico collega i due punti di accesso.

All’interno del Parco è inoltre possibile percorrere sei affascinanti sentieri ben tracciati e segnalati, che  permettono di ammirare i salti d’acqua da più prospettive e godere appieno di panorami di suggestiva bellezza.

Non solo natura ma anche arte perché a ridosso della cascata ci sono resti di archeologia industriale e opere idrauliche conservati nel Parco archeologico industriale di Campacci di Marmore.

Durante il periodo estivo non si può perdere una visita in notturna della Cascata che, grazie a un particolare impianto di illuminazione a led di ultima generazione, crea un effetto particolare grazie a fasci di luce che valorizzano il movimento della discesa delle acque.

Se, invece, si è appassionati di attività outdoor, la Cascata delle Marmore è il contesto ideale per la pratica di sport anche estremi: dal rafting estremo al soft rafting, dal torrentismo all’hydrospeed, dal kayak al rilassante River walking, discesa guidata adatta a chiunque, anche a chi non sa nuotare.

Se invece si è affascinati dal mondo sotterraneo, il Parco della Cascata delle Marmore offre la possibilità di visitare alcune grotte e forme carsiche scavate nei millenni dalle acque. Le cavità principali, sia per interesse speleologico, sia per bellezza e la suggestività degli ambienti, sono racchiuse in tre distinti complessi: il primo, costituito dalla Grotta della Morta e dalla Grotta delle Diaclasi; il secondo, costituito dalla Grotta delle Colonne; il terzo, con uno sviluppo di oltre 190 m., costituito dalla Grotta della Condotta, che prende il nome dall’antica condotta che in passato alimentava il sistema di centrali idroelettriche. Alcune grotte si possono visitare anche con i bambini.

La Cascata delle Marmore è un luogo incantevole e affascinante: tappa immancabile del percorso umbro tra i Borghi più belli d’Italia.

 

Maria Teresa Mattogno

PER INFORMAZIONI:

https://www.cascatadellemarmore.info/