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Nel 2023 il carnevale torna ad animare la città di Ivrea dopo due anni di pausa a causa della pandemia.

L’evento unico dello storico carnevale di Ivrea è riconosciuto come manifestazione italiana di rilevanza  internazionale, grazie al suo legame ininterrotto con  l’epoca  medievale, quando ebbe inizio la leggendaria rivolta popolare  nel  Canavese sulla quale il Carnevale di Ivrea fonda le proprie radici; a  queste si sono uniti le istanze di libertà ed uguaglianza della rivoluzione francese, gli echi del dominio napoleonico su Ivrea e   l’orgoglio di fine ottocento per l’Unità d’Italia.

La manifestazione è un evento unico in cui si intrecciano storia e leggenda, dando vita ad una grande festa civica popolare. Il programma di quest’anno è ricco di appuntamenti per grandi e piccoli all’insegna del divertimento e della tradizione. I carri allegorici e le maschere saranno i protagonisti delle tre giornate nella cittadina piemontese, con un’attenzione particolare per la Vezzosa Mugnaia, simbolo della festa che rappresenta libertà ed eroismo che sfilerà nel Corteo Storico.

Le  settimane del Carnevale, in particolare  dal 16 al 21 febbraio 2023, si presentano come il periodo ideale per  conoscere Ivrea ed il territorio del Canavese,  mai così vivo, colorato e  ricco di eventi.

L’appuntamento più atteso è la famosa e spettacolare Battaglia delle Arance che rievoca la rivolta cui diede vita una giovane mugnaia, neo sposa, che rifiutò di sottostare allo jus primae noctis e decapitò il tiranno, scatenando la ribellione popolare che portò alla distruzione del castello (mai più ricostruito) e alla nascita del libero Comune.

La Battaglia delle Arance rievoca il popolo rappresentato da squadre di aranceri a piedi (circa 4000) che combattono contro i soldati del tiranno posti su 50 carri trainati da cavalli. Le loro armi sono appunto le arance.  Seguendo regole ben precise oggi lo scontro si svolge sulle piazze del centro urbano e vede impegnati gli equipaggi delle pariglie e delle quadriglie (carri a due o quattro cavalli) e le squadre degli aranceri a piedi costituite da centinaia di tiratori.

Una commissione premia le squadre di aranceri che si sono distinte per coraggio, tecnica di lancio e lealtà.

Tutti gli aranceri condividono regole cavalleresche non scritte: c’è rispetto, passione e sportività. La loro è una manifestazione pacifica e, anche se a volte qualcuno si ferisce, alla fine tutto si conclude con una stretta di mano.

In segno di partecipazione alla festa, tutti i cittadini e i visitatori a partire dal Giovedì Grasso, su ordinanza del Generale, scendono in strada indossando il Berretto Frigio, un cappello rosso a forma di calza che rappresenta l’adesione ideale alla rivolta e quindi l’aspirazione alla libertà, come fu per i protagonisti della Rivoluzione Francese.

La tradizione, ancora oggi, vuole che il celebre berretto rosso a forma di calza, indossato da cittadini e visitatori che partecipano alla festa, rappresenti l’adesione ideale alla rivolta e l’aspirazione alla libertà.

Lo Storico Carnevale di Ivrea è, infatti, una manifestazione ricca di storia, tradizione, spettacolo, emozioni e grandi ideali: un patrimonio storico-culturale che vale la pena conoscere e vivere almeno una volta nella vita.

È un percorso di conoscenza e di crescita, che lega le generazioni più anziane ai giovani, i quali rappresentano il  futuro e ai quali si ha il dovere di tramandare quel bagaglio di cultura locale che, da secoli, rende grande la storia del Piemonte.

 

Domenico Tappero Merlo

 

PER INFORMAZIONI:

Storico Carnevale di Ivrea 

www.storicocarnevaleivrea.it