Posted on

Bologna, capoluogo della Emilia Romagna è soprannominata La Dotta, la Rossa, la Grassa che rappresentano la città. La Dotta per la presenza di una delle più antiche Università d’Italia che ancora oggi continua ad attrarre studenti italiani e stranieri e a mantenere il suo ruolo di attivissimo centro culturale. La Rossa per il caratteristico colore dell’epoca medievale dei tetti e delle case della città. La Grassa per la sua gastronomia.

Piazza Maggiore o Piazza Grande come la chiamano i bolognesi, è il centro della vita civile e religiosa della città. È celebre per la Fontana del Nettuno, sulla quale si affacciano i più importanti edifici che rappresentano la storia della città; il Palazzo Comunale, il Palazzo dei Banchi, la Basilica di San Petronio e il Palazzo del Podestà.

La Basilica di San Petronio è la chiesa più importante e imponente di Bologna ed è la quinta chiesa più grande del mondo, è un simbolo dell’orgoglio civico della città. È l’ultima grande opera gotica realizzata in Italia. La Cappella Bolognini affrescata con le Storie dei Re Magi, il giudizio universale il Paradiso e in basso l’Inferno.  Nella basilica si trova la Meridiana costruita dal Cassini per dimostrare che era la Terra a girare intorno al Sole.

Le torri di Bologna sono uno dei tratti distintivi della città, costruite tra il XII e il XIII secolo, oggi ne restano meno di venti. Queste strutture avevano una funzione sia militare che gentilizia, davano prestigio alla famiglia che ne ordinava la costruzione.

Le due torri più importanti sono quella degli Asinelli e la Garisenda. La Torre degli Asinelli venne costruita tra il 1109 e il 1119 dall’omonima famiglia che, oltre a riceverne prestigio sociale, la utilizzò per scopi militari di difesa ed avvistamento. Nel 1448, infatti, la torre venne dotata di una rocchetta per accogliere i soldati di guardia. Attualmente gli archi del portico della rocchetta ospitano alcune botteghe di artigiani, in memoria della funzione commerciale che la città svolgeva nel Medioevo. I visitatori, dopo aver percorso i 498 gradini della scalinata interna, possono arrivare fino alla cima della Torre degli Asinelli che, dai sui 97,20 metri di altezza, permette di avere la città rossa ai propri piedi. Durante le belle giornate, la vista può arrivare fino al mare e alla Prealpi del Veneto. La Torre Garisenda è più bassa (47 metri) e non è visitabile.

La Basilica di Santo Stefano è un insieme di edifici sacri che formano il più noto complesso delle Sette Chiese.

Bologna è sempre stata una città d’acqua, aprendo una finestrella che si trova a Via Piella si vede il canale delle Moline, usato per secoli per alimentare i mulini ad acqua con cui si lavorava il grano. Gran parte dei canali di Bologna sono stati interrati negli anni ’50. Ci sono state aperte altre “vedute” sul Canale delle Moline dai ponti delle vie Oberdan e Malcontenti. In giro per il centro storico, si scorgono chiuse, torrenti seminascosti, si sente il rumore dell’acqua ma non la si vede.

La Pinacoteca Nazionale di Bologna ospita alcune delle opere italiane più importanti tra cui quelle di Raffaello, Carracci, Reni, Perugino, Parmigianino, Tintoretto, Vasari, Guercino e molti altri.

Per 40 chilometri la città è percorsa da porticati che sono un elemento architettonico e rappresentano l’essenza la città. Permettono di raggiungere ogni punto della città. Il più famoso portico è quello di quasi 4 km che dal centro di Bologna porta alla Chiesa di San Luca. Il portico coperto, con 666 arcate, collega il santuario a Porta Saragozza in città. Il numero di 666, simbolo del demonio, non è casuale, i portici hanno la forma di un serpente, il diavolo, schiacciato dal piede della Madonna, rappresentato dalla chiesa con la sua immagine miracolosa. La salita, quindi, rappresenta un percorso di liberazione e purificazione dal peccato.

Chiesa di Santa Maria della Vita a Bologna è una piccola chiesa che si raggiunge da una stradina laterale di Piazza Maggiore. Al suo interno si trova il bellissimo “Compianto del Cristo morto”. Questo gruppo scultoreo è considerato uno dei capolavori della scultura italiana.

La cucina bolognese, come quella emiliana, è varia, saporita e abbondante. Oltre ai famosi tortelli, preparati a mano da esperti pastai e serviti in brodo, pasta all’uovo e carne di maiale sono i protagonisti. Il ragù, preparato con carni miste di maiale, vitello e manzo; le tagliatelle, preparate con farina e uova; le lasagne, condite a strati alterni di ragù, besciamella e parmigiano e la cotoletta alla bolognese, ricoperta da formaggio e da una fetta di prosciutto crudo. La regina della cucina però è la mortadella, un salume tipico da cui non solo si ricava il ripieno per i tortelli, ma anche una spuma per accompagnare tartine e crostini.

Bologna è una città dalle molteplici sfaccettature ed interessi.

 

Maria Teresa Mattogno