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Nella vivace Via del Corso, cuore pulsante della moda capitolina, un ingresso maestoso si apre su un palazzo del 1700 che, dopo oltre venti anni di chiusura, torna alla vita, aprendosi al pubblico in tutta la sua imponente bellezza. Risultato ottenuto dai founder di Ginger, realtà ristorativa presente a Roma dal 2012 con le sue due sedi in Piazza Sant’Eustachio e Via Borgognona, grazie ad un attento restauro che ha preservato il  patrimonio artistico e architettonico della struttura.

Palazzo Raggi è un imponente complesso architettonico che abbraccia quasi perimetralmente Via del Corso passando per Via della Vite, Via del Gambero e Via delle Convertite. La struttura, storicamente, è stata anche sede degli archivi della Camera dei Deputati e centro direzionale elettronico prima della chiusura ventennale.

Oggi, al civico 173 di Via del Corso, ha preso vita lo Spin-Off di Ginger, che in 11 anni di presenza a Roma ha conquistato un ampio pubblico.

È Dario Asara, a spiegare come l’offerta gastronomica di Corte Laica resti assolutamente legata a quella classica Ginger con dei necessari accorgimenti. “Mancava solo la pizzeria al nostro format, che abbiamo realizzato con un forno Moretti, il Neapolis, creato specificatamente per la pizza tonda napoletana. Abbiamo rivisto tutta la carta, ridimensionando qualche portata come le insalate, i taglieri e la sezione dedicata ai frullati” continua Asara. Il concetto di base, però, resta lo stesso: ridimensionare al massimo lo spreco alimentare attraverso una cucina il cui lavoro è improntato sulla circolarità, proponendo dei piatti gustosi e sani e allo stesso tempo con una profonda impronta vegetale.

La cucina di Ginger Corte Laica è diretta dall’executive chef Sharon Landersz, così come quella della sede di GINGER PANTHEON; a GINGER SPAGNA invece la cucina è gestita dallo chef Carlo Ruta.

La filosofia di Ginger si basa sulla stagionalità dei prodotti garantendo piatti equilibrati dal punto di vista nutrizionale, gustosi e sani, frutto di un meticoloso studio. “Cambiamo il menù ad ogni stagione. I piatti variano in base al calendario, un lavoro tutt’altro che banale per il nostro menù che prevede sempre che il 70% dei prodotti selezionati provengano da agricoltura biologica e che abbiano una forte impronta green”. Spiega l’executive chef che sottolinea, come nel rispetto del contenimento massimo degli sprechi, è fondamentale un profondo lavoro di squadra in cui non è coinvolta solo la cucina ma anche la pizzeria e l’offerta della mixology.

“Ciò che ogni giorno mettiamo in atto è una vera cucina circolare, in cui la maggior parte degli ingredienti vengono utilizzati il più possibile nella loro totalità e in ogni parte della nostra offerta. Penso, ad esempio ad alcune spezie,”  afferma la chef, “che io utilizzo in cucina e contemporaneamente  il nostro bartender Luca Dante le utilizza nelle sue creazioni.  Gli scarti di alcuni frutti, per esempio, vengono letteralmente rigenerati dalle sue mani per dar vita a nuove preparazioni”.

La chef Landersz ha ultimato il menù autunnale. “Proporremo una zucca marinata con aceto di mele in abbinamento a della burrata e alle alici del Cantabrico, ma anche uno stufato di platano e castagne, degli gnocchetti sardi con pesto di cime di rapa”.

Ampio spazio alla golosità con i fritti, che tramite abbinamenti e materie prime selezionate, saranno gustosi e contestualmente sani. Loro sono grande novità per Ginger! “Qui abbiamo avuto la possibilità di mettere una friggitrice e ovviamente non ce la siamo lasciata sfuggire. Ci sono i classici supplì alla romana con fior di latte e pecorino fiore sardo, ma anche delle crocchette di patate aromatizzate all’arancia e alcuni piatti che fanno parte della nostra contaminazione tropicale come il platano fritto”.

La chef si impegna in una scrupolosa selezione delle materie prime, senza porsi un limite regionale, la pasta secca, infatti, proviene dal Pastificio Felicetti di Predazzo, i salumi sono tutti forniti dal Salumificio Pedrazzoli, mentre cereali e frutta secca rigorosamente biologici.

Le spezie, come alcune erbe aromatiche, sono selezionate accuratamente presso l’Emporio delle Spezie. Per quanto riguarda l’olio extravergine, proviene dall’azienda di famiglia della proprietà di Ginger: l’Azienda Agricola Le Masciare di Avellino, che produce una selezione di vini biologici tra cui Fiano, Greco e Falanghina ma anche un ottimo Aglianico e un Taurasi importante.

Un’interessante novità di Corte Laica è l’ampia sezione dedicata all’arte della mixology. Curata personalmente da Luca Dante, barman di 31 anni con un lungo percorso nel settore, che lo ha portato a lavorare con alcuni dei più importanti protagonisti della mixology contemporanea.

In programma Ginger, raggiungerà Milano con un nuovo ristorante nella città meneghina, e per primavera 2024 è prevista l’apertura del primo Ginger a New York. Se è vero che un format che vince non si cambia, è altrettanto vero che merita di essere replicato e ampliato.

 

Francesca Sirignani

 

PER INFORMAZIONI:

Ginger – Corte Laica

Via del Corso, 173 – Roma

Tel. 06.22968878

Aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 00.00

https://gingersaporiesalute.com/it/restaurant/corte-laica