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Diamante, nella Riviera dei Cedri, è un borgo turistico incantevole nella parte più a nord della Calabria tirrenica. Diamante rappresenta, in questa linea di costa, una località d’eccellenza sia per la bellezza del suo litorale che per la sua interessante storia ed è, di sicuro, un comodo punto d’appoggio per andare alla scoperta di questa splendida regione.

Spiagge, case di pescatori e panorami suggestivi  rendono Diamante una meta affascinante e tutta da scoprire. Un borgo autentico che vanta una forte identità grazie alla sua collocazione che lo fa divenire una piccola roccaforte sul mare.

La chiesa più antica del paese è dedicata all’Immacolata Concezione. Affascinante ma soprattutto legata a una leggenda che la rende ancora più particolare: un veliero diretto in Sicilia, che conteneva una statua dell’Immacolata, improvvisamente si fermò nei pressi di Diamante. Gli abitanti decisero di impossessarsi dell’opera e di edificare, in onore della Madonna, una chiesa in posizione dominante e rivolta verso il mare.

Andando presso Punta Cirella, invece, è possibile perdersi tra i resti più antichi del territorio: alle pendici del colle si sviluppa un mausoleo di epoca romana, mentre sulle alture si trovano i resti dell’antica Cirella.

Diamante è, anche, una spettacolare località di mare. Sono ben otto i chilometri di costa tra cui scegliere per fare un tuffo in acqua che non lascerà di certo indifferenti. Dai lidi di piccole dimensioni, fino ad arrivare a quelli più grandi, è un susseguirsi di paradisi estivi.

Inoltre, sono ottime le specialità locali a base di pesce, come le pitticelle di rosamarina, deliziose frittelle a base di bianchetto, la rosamarina con il pepe, il cosiddetto caviale dei poveri, e le alici conservate sotto sale e peperoncino in recipienti di creta detti cugnitti. Il cedro è il prodotto tradizionale della cosiddetta Riviera dei Cedri, di cui Diamante è centro principale. Il liquore al cedro viene prodotto localmente in modo artigianale e ottenuto per l’infusione della corteccia. Vi si produce inoltre il cedro candito, ottenuto da un complesso procedimento di salamoia. Famoso per essere tagliato a pezzi e candido è, oggi, alla base della preparazione di cocktail davvero gustosi.

Si possono, anche, assaggiare i panicilli, acini di uvetta aromatizzata avvolti nelle foglie del cedro, legati con un giunco e infornati che anche Gabriele D’annunzio definiva un’autentica delizia. Altro prodotto tipicamente legato alla gastronomia calabrese che a Diamante può vantare grande tradizione è il peperoncino. A settembre nella cittadina, patria del piccante per antonomasia, si svolge il Festival del Peperoncino organizzato e curato dalla locale Accademia Italiana del Peperoncino.

Un’economia legata principalmente alla terra dunque ma anche al mare perchè la pesca ha una rilevanza di tutto rispetto nell’economia cittadina.

Diamante è conosciuta, anche, come la città dei murales, dai numerosi dipinti che si possono ammirare passeggiando per i vicoli della cittadina. Sono infatti oltre 150 le opere d’arte dipinte sui muri del centro storico e della frazione Cirella, realizzate a partire dal 1981 da pittori ed artisti di fama internazionale. Poeti, scrittori, giornalisti, storici e rivoluzionari hanno lasciato la loro firma o un loro verso sui muri della città.

Bellissima la nuova opera di Jorit che ritrae in primo piano Jean-Michel Basquiat nel trentatreesimo anniversario dalla sua morte. Tenerissimo, ma davvero suggestivo, anche il graffito che Tony Gallo ha consegnato a Diamante: una sorta di dichiarazione d’amore alla città e al progetto.

Diamante: un luogo dove inebriarsi di arte e gusto in ogni angolo.

Maria Teresa Mattogno