Nel centro di Roma, l’accogliente ed elegante atmosfera rende il Flora Restaurant una meta privilegiata, grazie alla sua sala dalle luci soffuse che penetrano dalle finestre con un incantevole affaccio su Via Veneto.
Il ristorante gourmand, situato al piano terra di Rome Marriott Grand Hotel Flora, un tempo casina di caccia della famiglia Ludovisi, accoglie l’ospite con discrezione e ricercatezza, con la sua sala dai toni verdi, i raffinati divani e le comode sedute in pelle marrone, circondati da marmi policromi, specchi e legno, accompagnata dall’ospitalità calorosa di un avvolgente salotto di casa.
La proposta gastronomica del Flora Restaurant si fonda sulla ricchezza della tradizione regionale italiana ed è affidata allo Chef napoletano Massimo Piccolo. Un menù creativo e versatile pensato per adattarsi ad ogni momento della giornata andando incontro a diverse esigenze dei clienti.
Entrée che danno spazio alla materia prima, come Carpaccio di gamberi rossi di Porto Santo Spirito con salsa agli agrumi o Battuta di fassona al coltello con olio evo riserva, scaglie di Grana Padano e gel di cipolla rossa di Tropea o ancora Caprese di mozzarella di latte di bufala di Amaseno con pomodoro datterino giallo ed alici di Cetara “Armatore”, per fare alcuni esempi.
I primi piatti esaltano brillantemente i prodotti regionali, come, ad esempio i Ravioli del Pastificio Secondi ripieno di patate, scarola con olive, capperi e pomodorini o gli Spaghettoni Felicetti ai tre pomodori, preparazione apparentemente semplice ma che nasconde una grande complessità nella scelta meticolosa delle tipologie di pomodoro, così da bilanciarne acidità e dolcezza, in un’esplosione di gusto tipicamente mediterraneo.
Anche nei secondi piatti si strizza l’occhio alle eccellenze territoriali, di mare e di terra. L’attenzione ai produttori e la selezione delle aziende, la maggior parte delle quali lavorano in biologico, trovano espressione nel Filetto di ombrina “Corba Rossa” alla griglia con scarola, uvetta e pinoli, nei Polipetti veraci alla Luciana con crostini di pane all’aglione toscano o nel Radicchio trevigiano Igp grigliato con fonduta al gorgonzola, noci tostate e pera alla salvia.
Una cucina che diventa, dunque, un viaggio di conoscenza tra profumi e sapori nostrani per lo straniero e una coccola confortevole per il cliente romano che ritrova, magistralmente eseguiti, i piatti della sua memoria.
La cucina, inoltre, dialoga in maniera inedita con la mixology curata da Alessio Mercuri che, dopo aver appreso tutti i segreti dell’arte della miscelazione in Italia e all’estero, crea divertenti twist sui cocktail tradizionali, con inusuali accostamenti che si sposano con le preparazioni dello Chef.
Accompagna il menù, una nutrita carta dei vini, con una ricca varietà di etichette regionali, da nord a sud Italia, tra bianchi, rossi, rosé e bollicine e una sezione interamente dedicata agli Champagne.
Si può scegliere, per esempio, lo Scalabrone Bolgheri Rosato DOC 2021 della Tenuta Guado al Tasso degli Antinori: un piacevole vino rosato ottenuto da uve Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah coltivate nei vigneti nei pressi di Bolgheri, sulla costa toscana. Un microclima unico caratterizzato dalla vicinanza al mare e alle colline, dove le brezze costanti mitigano le calure estive e i rigori dell’inverno. Il vino prende il nome del bandito “Scalabrone” vissuto in quell’area ai primi del 1800, una sorta di Robin Hood noto per gli attacchi che portava alle navi del porto canale di Bolgheri. Scalabrone si presenta con un bellissimo colore rosa peonia leggermente scarico, con fragranti note di frutta rossa, come ciliegia, mirtillo rosso e melograno, accompagnate da lievi sentori di rosa canina e di macchia mediterranea. Al palato ha una piacevole freschezza, una buona sapidità e un retrogusto fruttato e persistente. Un abbinamento ideale per la parmigiana di melanzane e in particolare per gli spaghettoni al sugo dei 3 pomodori dello Chef. Una combinazione perfetta di sapori e fragranze mediterranei.
Con le seconde portate, spaziando tra pesce, carne e un radicchio trevigiano alla piastra con fonduta al gorgonzola, la scelta del vino è obbligata: un Pinot Nero giovane. Se a questo vitigno uniamo poi la denominazione Alto Adige DOC, prodotto da una delle più iconiche cantine altoatesine, quella della mitica Elena Walch, allora l’aspettativa diventa grandissima. Il Pinot Nero Alto Adige DOC 2022 è un rosso di montagna, frutto di una vinificazione di una selezione delle migliori uve dei vigneti che inizia con un lungo contatto con le bucce di almeno 10 giorni, seguita poi da una fermentazione in acciaio . L’affinamento è fatto in egual parte in grandi botti di rovere e in acciaio. Il risultato è un favoloso vino caratterizzato da un colore rosso rubino brillante, con delicati aromi di frutta a bacca rossa, ciliegie e lamponi, e una nota speziata che richiama il pepe bianco sullo sfondo. Un vino di bella struttura, con una gradevole sapidità, tannini delicati, un aroma leggermente speziato ed un finale di piacevole freschezza.
L’abbinamento con la tagliata di fassona e contemporaneamente con l’ombrina “Corba Rossa” è perfetto così come anche la fonduta di gorgonzola del radicchio grigliato trova un ideale accostamento.
Elena Walch è una importante Donna del Vino dell’Alto Adige, molto nota agli appassionati di vino italiani e stranieri ed è sinonimo di vino di qualità prodotto in una azienda a conduzione famigliare. La filosofia è molto chiara: i vini devono essere espressione unica del terroir con pratiche agronomiche che seguono i principi della sostenibilità.
Che sia una cena romantica con il proprio partner, un incontro di lavoro o un pranzo importante, il Ristorante Gourmet Flora è la location ideale grazie ai suoi ambienti raffinati e alle creative proposte dello Chef: ogni evento sarà un autentico successo e lascerà nel cuore degli ospiti ricordi straordinari.
Domenico Tappero Merlo
PER INFORMAZIONI:
Flora Restaurant
Rome Marriott Grand Hotel Flora
Via Vittorio Veneto n.191 – 00187 Roma
Tel. 06/4899 2642
Sito: www.florarestaurant.it